martedì 27 novembre 2012

Cosa vedere a Città di Castello

La regione Umbria è considerata il polmone di Italia, è infatti una terra molto verde che regala panorami stupendi e vacanze dove immergersi nel completo relax. Questa regione è costituita da borghi incantevoli dove ancora è presente uno stile architettonico antico. Tra queste cittadine c’è anche Città di Castello che incanta e attira a se un alto numero di turisti che sognano una vacanza riposante nel magnifico centro Italia. Qui è possibile dedicarsi alla scoperta di luoghi nuovi anche al di fuori delle mura della città.

Il percorso museale permette di fare visita ai diversi musei e godere delle opere d’arte di Maestri della storia dell’arte, è sufficiente pensare ad artisti del calibro di Signorelli,  Raffaello, o  Burri.
Invece per quanto riguarda l’itinerario rinascimentale, vediamo che ci darà la possibilità di conoscere tutto il centro storico della città con le splendide dimore patrizie che risalgono al 500 e i fantastici Palazzi Vitelli. Si può facilmente notare che il centro storico vede essere ammirato come se si trattasse di un museo per poter osservare la Torre  del XIV sec., il Palazzo del Podestà,  il Campanile cilindrico dell’XI-XII sec., costruzione assegnata ad Angelo da Orvieto ma che in direzione della piazza esibisce la facciata barocca del 1686, il Palazzo Comunale o Palazzo dei Priori, signorile edificio gotico opera di Angelo da Orvieto, inoltre  camminando per i vicoli del centro o trattenendosi nelle due piazze principali, Piazza Gabriotti e Piazza Matteotti  nominate rispettivamente Piazza de’ Sotto e Piazza de’ Sopra.
Il percorso prestabilito per ammirare le opere architettoniche religiose, ci condurrà  alla conoscenza delle celebri chiese come il Duomo, o invece, nei luoghi vicini alla  città, sarà possibile visitare il luogo di culto della Madonna di Belvedere, posto in area paesaggistica ed innalzato nella sua concezione barocca  da Antonio Gabrielli e Nicola Barbioni;  l’Eremo di Buon Riposo, dove San Francesco era abituale sostare in circostanza dei suoi viaggi in direzione di la Verna, l’Abbazia benedettina di Santa Maria e Sant’Egidio a Badia di Petroia, dell’XI-XII sec., l’Oratorio di San Crescentino a Morra, con la sequenza di dipinti che il Signorelli vi conseguì nel 1507.
C’è poi la presenza di Itinerari di paesaggi naturali  per ammirare la natura e lo spettacolo del territorio che sono transitabili a piedi o a cavallo in tutto il territorio.

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Cosa vedere a Verona

Verona è una magica città che risale alla mente di tutti come lo scenario della tragica ma stupenda storia d’amore di Romeo e Giulietta. Infatti la maggior parte dell’economia e del turismo veronese è proprio dipendente da questo dramma shakespeariano. Se volete scoprire cosa c’è oltre al celebre balcone degli innamorati potreste seguire la piccola guida qui di seguito che annovera solo alcune tra le tante bellezze della città di Verona.

L’Arena di Verona è, insieme a Romeo e Giulietta, il segno di riconoscimento per cui  Verona è celebre in tutto il mondo. Quasi certamente è stata costruita attorno al I secolo. L’Arena, analogamente a tutti gli Anfiteatri, accoglieva gli spettacoli dei gladiatori seguiti da tutto il popolo. Essa mostra una struttura resistente e maestosa con la parte esterna ricoperta di mattoni e pietra veronese che danno origine ad uno splendente effetto di colori; invece, la parte interna, con il moto concentrico delle scalinate, infonde negli spettatori un particolare effetto di magnificenza. Sul suo enorme palcoscenico si svolgono  considerevoli spettacoli musicali, l’Arena conserva nel tempo la sua millenaria attività.
Il Duomo di Verona, conosciuto anche come  la Cattedrale di Santa Maria Matricolare che si erge in una piccola ma splendida piazza dove, la Cattedrale, appunto, è nata sui residui di due chiese paleocristiane e, benché sia stata legittimata nel 1187, è stata subordinata a continue opere di rigenerazione per molto tempo. La parte anteriore deriva da una sovrapposizione di gotico e romanico, con un incantevole portico a due arcate che  si inserisce all’interno dove eminenti pilastri in marmo rosso di Verona suddividono le tre navate.
La Chiesa di San Zeno Maggiore è uno dei più caratteristici modelli dell’architettura romanica in Italia e l’attuale immagine sembra risalire al XII secolo. Al di là di  conservare il corpo del Santo,la Chiesa è cospicua di opere scultoree e pittoriche dal XII al XVI secolo, tra queste è di grande interesse la Pala di San Zeno di Andrea Mantegna, questa è il primo caso di “sacra conversazione”.La Pala fu posizionata sull’altare di San Zeno il 31 luglio del 1459 e da quel giorno, perdura nell’ animare i turisti.
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lunedì 26 novembre 2012

Cosa vedere a Città di Castello

La regione Umbria è consiederata il polmone di Italia, è infatti una terra molto verde che regala panorami stupendi e vacanze dove immergersi nel completo relax. Questa regione è costituita da borghi incantevoli dove ancora è presente uno stile architettonico antico. Tra queste cittadine c’è anche Città di Castello che incanta e attira a se un alto numero di turisti che sognano una vacanza riposante nel magnifico centro Italia. Qui è possibile dedicarsi alla scoperta di luoghi nuovi anche al di fuori delle mura della città.

Il percorso museale concede di fare visita ai molteplici musei e ammirare le opere d’arte di Maestri della storia dell’arte, è sufficiente pensare ad artisti del calibro di  Raffaello e Luca Signorelli, o al Maestro Alberto Burri.
Invece per quanto riguarda l’itinerario rinascimentale, vediamo che ci darà la possibilità di conoscere tutto il centro storico della città con le splendide dimore patrizie che risalgono al 500 e i fantastici Palazzi Vitelli. Ci si renderà conto che il centro storico vede essere visitato come se fosse un museo per poter visitare il Campanile cilindrico dell’XI-XII sec., la Torre civica del XIV sec., il Palazzo del Podestà, costruzione assegnata ad Angelo da Orvieto ma che in direzione della piazza esibisce la facciata barocca del 1686, il Palazzo Comunale o Palazzo dei Priori, signorile edificio gotico opera di Angelo da Orvieto, inoltre  camminando per i vicoli del centro o trattenendosi nelle due piazze principali, Piazza Matteotti e Piazza Gabriotti, nominate rispettivamente Piazza de’ Sopra e Piazza de’ Sotto.
L’itinerario religioso ci guiderà alla rivelazione delle memorabili chiese come il Duomo, San Francesco, la Madonna delle Grazie, il Convento di Santa Veronica, Santa Maria Maggiore, San Domenico, o invece, nei luoghi circostanti la  città, sarà possibile visitare il Santuario della Madonna di Belvedere, posizionato in zona panoramica e eretto nella sua conformazione barocca (1669-1684) da Antonio Gabrielli e Nicola Barbioni;  l’Eremo di Buon Riposo, dove San Francesco era abituale fermarsi in circostanza dei suoi viaggi verso la Verna, l’Abbazia benedettina di Santa Maria e Sant’Egidio a Badia di Petroia, dell’XI-XII sec., l’Oratorio di San Crescentino a Morra, con la sequenza di dipinti che il Signorelli vi conseguì nel 1507.
C’è poi la presenza di Itinerari naturalistici per ammirare la natura e lo spettacolo del territorio che sono transitabili a piedi o a cavallo in tutto il territorio.

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Cosa vedere a Cortina d’Ampezzo

Cortina d’Ampezzo è una delle mete alpine più celebri al mondo tanto da essere introdotta nell’ confederazione “Best of the Alps” che unifica le zone montane più rilevanti di cinque differenti popolazioni alpine. In compagnia di Cortina ci sono mete leggendarie come Chamonix Mont-Blanc, Davos, Garmisch- Partenkirchen, Grindelwald, Kitzbühel, Lech Zürs am Arlberg, Megève, St. Anton am Arlberg, St. Moritz, Seefeld e Zermatt,  che sono rappresentanti della magnificenza delle Alpi.

Il centro fremente di Cortina è senz’altro Corso Italia, la principale via per le passeggiate, quella più popolosa e che è anche un concentrato della mondanità del posto. Ai lati dell’isola pedonale lo sfarzo è peculiare ed dato dalla presenza di negozi e boutique influenti: moda, pietre preziose e antiquariato, ma altresì spazi per le esposizioni e gastronomia.
La chiesa di San Filippo e Giacomo fu innalzata nel 1775. Nella parte interna  ci sono gruppi scultorei di Andrea Brustolon, affrescati di Francesco A. Zeiler, Giuseppe Zanchi, Luigi Gillarduzzi e Giuseppe Ghedina. In seguito venne innalzata la torre, tra il 1851 e il 1858,  che tuttora spunta su Cortina ed è ben distinguibile da differenti punti.
Da non lasciarsi sfuggire la Ciasa de ra Regoles, dove si scorgono tre interessanti musei: quello paleontologico, quello etnografico e la collezione d’arte moderna Mario Rimoldi che vanta la presenza di oltre 400 opere di grandi artisti italiani del secolo scorso.

Lo charme che Cortina ha sugli artisti, nei letterati, negli studiosi spinge nel tempo e nella storia del 900. Qui hanno abitato il musicista Mahler, gli autori Comisso, Buzzati, Parise, Hemingway, i poeti Montale e Zanzotto, i reporter Biagi e Montanelli, i pittori De Chirico e De Pisis attratti dal segnale della bellezza di queste montagne.
Per poter adorare opere d’arte del novecento è d’obbligo una tappa al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi che conserva una collezione desiderabile con opere  di De Pisis, Sironi, De Chirico, Campigli, Carrà, Cesetti, Depero e molti altri artisti.
La cultura è di casa a Cortina e gli eventi non si fanno di certo attendere, infatti, si verificano incontri con gli autori, manifestazioni di cori, serate jazz, mostre fotografiche e rassegne di scultori su legno.

 

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Cosa vedere a Procida

Procida è la più piccina tra le isole napoletane e che ha mantenuto la sua caratteristica identità relativa al paesaggio Mediterraneo, ed è la meta adatta per chi brama una vacanza serena e distante dall’attività turistica di massa. Qui vi scoprirete sommersi in un luogo nel quale  la cospicua flora si unisce all’architettura e al mare scintillante e blu che sarà protagonista di una vacanza veramente incancellabile.

La parte della marina è designata anche dal sobborgo dei pescatori padroneggiato dal Castello che si innalza sul ciglio della parete di tufo a picco sul mare. Invece il cuore dell’isola è la  Terra Murata e qui vedrete delle casette propriamente medioevali, chiese, edifici e un castello ancora immutato per 300 anni. Chi avrà voglia di introdursi per gli stretti vicoli  della piccola città, tratterrà il respiro per quanto ne resteranno stupiti dalla magnificenza delle armonie senza tempo e dalla opportunità di osservare il paesaggio di tutto il territorio isolano. La maggioranza dei visitatori è innamorato della zona di Marina di Chiaiolella, la particolare camminata  sul lungo mare per riposare durante la durata della vostra splendida vacanza. Arrivare a Procida è molto semplice, basterà prendere un traghetto o un aliscafo che partono tutti giorni dal porto di Napoli, il Molo Beverello, oppure dal porto di Pozzuoli.

Appena giunti alla Marina grande di Procida si resta affascinati dalle casette colorate tipiche del paesaggio procidano. Il Porto di Procida è ricco di bar, ristoranti e negozi di ogni tipologia. I ristoranti dell’isola offrono fantastici piatti a base di pesce, ottimo pesce fresco preso dai pescatori del posto. Giunti al porto potrete raggiungere le altre zone dell’isola prendendo un taxi oppure uno dei caratteristici furgoncini che sono talmente piccoli da passare agevolmente tra gli stretti vicoli dell’isola partenopea. Di grande interesse per i turisti è la visita all’isolotto di Vivara, caratterizzato dal verde incontaminato e da qui è possibile godere di un panorama talmente bello da mozzare il fiato, da qui, infatti, è possibile immergersi nel blu del mar Tirreno che è capace di riempire gli occhi e il cuore di chi lo osserva. Procida è un’isola particolarmente adatta alle famiglie con bambini che potranno godere dei benefici del mare e di giornate in completo relax.

 

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venerdì 23 novembre 2012

Week end di benessere alle terme

Chi non ha mai pensato di scappare dalla logorante routine quotidiana e passare un week end alle terme? Ebbene sì, le terme rispondono alla moderna idea di relax, risposo e svago. Chi non vorrebbe farsi coccolare con un massaggio, rigenerarsi con una sauna, ammorbidire la propria pelle con una maschera? Qualche tempo fa, i trattamenti termali erano quasi un lusso, appannaggio di pochi fortunati benestanti: oggi invece il regalo più comune e gradito, è il pacchetto completo per un fine settimana alla Spa .

Tra tutti i trattamenti offerti c’è l’imbarazzo della scelta: dermoabrasione, digitopressione, fitoterapia, gommage, mesoterapia e svariati tipi di massaggio tra cui: massaggio con le pietre, idrofisioterapico, messaggio thai, massaggio watsu e shiatsu. Se tutto questo non vi basta allora potreste provare la Vasca di deprivazione sensoriale: si tratta di una vasca schiusa in un luogo appartato, con altri elementi naturali che consente, attraverso l’annullamento dei sensi, di tornare ad uno stato primitivo e originario. C’è anche la Vinoterapia. Attenzione, il nome è ingannevole: non ha nulla a che vedere con sommelier e degustazioni.

Si tratta di un trattamento con prodotti naturali derivati dall’uva, che sonano al corpo grande beneficio.  Il Vital Body System è un trattamento che sfrutta onde a bassa frequenza cui il corpo viene esposto per trattare problemi estetici. Ci sono inoltre molte altre attività che si possono praticare con l’acqua come l’acquaerobica, che prevede esercizio ginnico in acqua. Essendo l’acqua un elemento che trattiene i movimenti del corpo, tale tipo di esercizio è molto tonificante. C’è poi Acqua balancing: in una vasca di acqua calda, da un massaggiatore lavora sul che corpo è attivandone la mobilità, effettua streatching e favorisce una respirazione adeguata. Oppure l’Algoterapia, un trattamento che prevede l’immersione del corpo in una vasca di acqua e alghe che contribuiscono, con le loro proprietà a distendere la pelle e renderla morbida.

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Cosa vedere ad Alberobello

Alberobello erge su due alture, ad est scopriamo la zona attuale del paese mentre ad ovest si vede l’agglomerato di particolari trulli divisi in due zone o rioni. Il rione Aia Piccola è contrassegnato da originari trulli fra cui si slegano strette vie e vicoli; i trulli in questo rione sono più che altro ad uso abitativo.

Adiacente all’Aia Piccola si scopre anche il Museo del territorio, all’interno di un insieme di quindici trulli risalenti al secolo XVIII.  E’ da visitare ad ogni costo il seducente paesaggio dell’Aia Piccola nei mesi freddi, quando si possono ammirare i trulli innevati; a Natale all’Aia Piccola si apre per di più il peculiare Presepe vivente,  all’interno dei trulli è possibile ammirare abitanti in costume che rammentano antichi impieghi. Mentre durante l’estate vi si apre la manifestazione culturale Experimenta. Il Rione Monti è il secondo rione dove sono situati i Trulli di Alberobello, contraddistinto da scaloni su cui si sporgono i trulli che per la maggior parte oggi sono divenuti botteghe artigiane o negozi di souvenir. Qui è probabile comperare piccoli trulli fatti in pietra, per di più è possibile recarsi all’interno dei trulli ancora ammobiliati come un tempo. Sulla sommità del rione monti si trova la Chiesa di Sant’Antonio, la stupenda chiesa fatta a forma di  trullo.

Nel rione monti, in via Monte Nero si rivelano i trulli siamesi, rappresentati dalla peculiare forma dei due coni uniti sulla cima, caso esclusivo ad Alberobello. La loro forma è quasi certamente rivelatrice della lontana età di questa edificazione. I due coni rivestono due locali attualmente staccati, ma un tempo uniti da una porta, e che si sporgono con due accessi separati su due differenti strade. Tale particolarità associa i trulli siamesi ad una mitologia popolare, per la quale i trulli erano di due fratelli che abitavano insieme. I due si innamorarono della medesima ragazza, la quale promessa al più grande, convolò al contrario a nozze col più piccolo. Il fratello maggiore mandò via di casa i due innamorati , ma il più giovane richiese la sua parte di trullo, il quale, fu così frazionato e gli ingressi furono suddivisi su due strade diverse in modo che i due fratelli non potessero più incontrarsi.

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Visitare i mercatini di Natale a Milano

Anche la più caotica delle città italiane, come Milano, si ferma e si rilassa davanti agli addobbi natalizi che riempiono gli occhi e il cuore. Da qualche anno, inoltre, anche a Milano si organizzano i mercatini per il Natale, quest’ultimi, rallegrano e animano l’intera città per tutto il periodo natalizio e donano ai turisti la ghiotta occasione di buttarsi a capofitto nelle fantastiche creazioni artigianali della tradizione natalizia italiana. Grazie ai mercatini di Natale, i turisti e gli abitanti della città, possono dedicarsi con facilità e gioia ai regali da scambiare sotto l’albero, oltre a curiosare tra splendide decorazioni fatte a mano.

Al centro di Milano ci sono più di 300 bancarelle in totale, dove la regola principale è l’ordine sia per quanto riguarda l’allestimento delle bancarelle, sia per i prodotti esposti.
Dal mese di dicembre a quello di gennaio è possibile avviarsi alla ricerca dei doni presentati sulle bancarelle disseminate nelle strade del centro milanese, esse mancheranno solo in corso Vittorio Emanuele, il luogo in cui per lo shopping di Natale  è necessario essere appagati dai consueti negozi .

Sono invece addirittura due i mercatini dove avviene l’inaugurazione del Christmas Village, infatti viene allestito un mercatino ai giardini di via Palestro, dove è possibile scorgere stupende e caratteristiche casette di legno, articoli d’antiquariato e merce molto pregiata e poi ci sono le bancarelle davanti al Pac. Alcune strade, come ad esempio via Marina, vengono chiuse al traffico per permettere e agevolare la presenza del mercatino e dare ai turisti la possibilità di passeggiare e acquistare in completa tranquillità.

Ulteriori mercatini vengono allestiti lungo corso Europa fino a San Babila, in largo Corsia dei Servi, nella Loggia e in via dei Mercanti. Il quartiere  che comprende tutta la zona da via Madonnina a via Brera e Fiori Chiari, si trasforma in un’incantevole e  piccola Montmartre per le feste natalizie. In questo caso vengono allestiti splendidi gazebo bianchi, oltre a  400 espositori degli Oh Bej Oh Bej, una festa tradizionale milanese e che ha origini popolari  molto anche e  che come da tradizione accerchieranno il Castello Sforzesco, dal giorno dedicato al patrono, Sant’Ambrogio,  fino alla seguente domenica.

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Cosa vedere a Sorrento

Per un weekend rilassante per staccare la spina dal continuo stress quotidiano ed immergersi in un vero e proprio paradiso terrestre dove il blu del cielo si confonde con quello del mare, non c’è proprio niente di meglio che raggiungere la costiera Sorrentina. Quel buono odore di limoni, profumi agrodolci di frutti e di fiori, mare limpido e tutta una successione di splendide cittadine che sono presenti sulla penisola, sono la vera fonte di prosperità di questa irrinunciabile area della regione Campania.

I più grandi pittori si sono intervallati per affrescare, acciuffare e ricopiare i colori lievi e allo stesso tempo vigorosi della costiera sorrentina, che avranno cognizione di come stregare e commuovere i turisti sia d’estate che d’inverno. Occorre saper prediligere il periodo giusto per fare visita ai più incantevoli luoghi della costiera sorrentina come Sorrento, Massa Lubrense, Vico Equense, Sant’Agata sui due Golfi, e sicuramente la primavera, nel momento in cui il sole si avvia a riscaldarsi e i fiori a fiorire, è il lasso di tempo più adatto per una bella vacanza. Se molti illustri scrittori, poeti e artisti come Goethe, Dickens, Nietzsche e D’Annunzio, hanno preferito Sorrento come destinazione delle loro villeggiature o come luogo in cui abitare per periodi più o meno durevoli della loro vita, è perché questa fantastica città ha con se tutto ciò che la natura è in grado di regalare. questa cittadina possiede tutto quello che la natura è in grado di donare.

Infatti circondata dal verde più intenso delle colline e  immersa nei profumi più sublimi e bagnata da un mare invidiabile, Sorrento viene definita la perla della Costiera Sorrentina, sorvegliata dal Vesuvio che imponente la osserva. Oltre a ciò la città di Sorrento è ricca di particolari botteghe artigianali e di opere architettoniche come il Duomo, la Basilica di San Francesco e il Sedile Dominova. Il centro di Sorrento è piazza Tasso, intitolata proprio al noto scrittore proveniente da questa zona, e non molto lontano da qui si scorge la Villa Comunale, solitamente fotografata in suggestive cartoline, dalla quale si trae beneficio di un paesaggio mozzafiato. Sorrento è una meta perfetta per un romantico weekend con la persona amata.

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giovedì 22 novembre 2012

Cosa vedere a Pisa

Pisa, fantastica città toscana, non è rappresentata solo dalla Torre pendente come si è portati a pensare, infatti è ricca di opere architettoniche di grande valore e che attirano migliaia di turisti ogni anno. Basti pensare alla affluenza di persone che si trova a Piazza dei Miracoli in ogni periodo dell’anno. Palazzi, opere scultoree e musei cooperano per conservare vivo il ricordo di un trascorso in cui Pisa è stata Repubblica Marinara e, per un lunghissimo periodo, sovrana  indiscussa del Mediterraneo. Nonostante il suo lungo e nobile passato, Pisa, è una città molto giovane e affascinante, tutta da visitare. Di seguito troverete una breve guida che racchiude solo alcune delle meraviglie pisane.

La Torre      pendente, come già      detto è emblema della città ed è il monumento più noto di piazza Duomo o      Piazza de’Miracoli. A prima vista la torre è un po’ impressionante data la      sua pendenza, ma è sicuro, considerate le leggi della fisica, che non      cadrà mai. La pendenza è dovuta ad un cedimento del terreno già nelle      prime fasi di costruzione del campanile che però è rimasto stabile per      tutti questi secoli. Inoltrela       Torre è stata suggerita tra le sette meraviglie del      mondo.
Il      Duomo di Santa Maria Assunta, è      un esempio dell’arte romanica a Pisa, progettata da Buscheto che ha fuso      la tradizione classica a quella bizantina, normanna, araba e      paleocristiana dando vita ad un nuovo stile detto Rinascimento fiorentino. Il Duomo di Pisa è una prova      sicura  e palpabile del pregio chela Repubblica Marinara      toccò nel tempo di suo sommo splendore. L’attuale sembianza del Duomo è il      prodotto di continui provvedimenti di restauro conseguitisi nell’arco di differenti      epoche. Nel corso dell’Ottocento alcuni gruppi scultorei sono stati rimpiazzati      da copie e sono ora conservati nel Museo dell’Opera del Duomo.
Il      Battistero, è un ulteriore       edificio che forma il composito dei      monumenti di Piazza del Duomo. La sua realizzazione, cominciata nel 1153,      è iniziativa dell’architetto Diotisalvi, ma numerose statue della parte      anteriore sono state conseguite da Nicola Pisano e dal figlio Giovanni. La      cupola di fuori riveste solo il giro interno dei piloni e quasi certamente      la carenza di denaro è stato il presupposto per cui è formata da materiali      diversi tra loro e che formano il Battistero più grande d’Italia.
Il      Museo delle navi antiche è      un museo archeologico in corso di armamento. Nel dicembre del1998, in occorrenza      dei lavori per la fabbricazione di uno svincolo ferroviario, sono sorte      tracce di remote barche, resti di un porto cittadino in perfetto stato di mantenimento.      La carenza di ossigeno e di falde metropolitane, infatti, ha eluso il danneggiamento      di questi ritrovamenti.

 

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Cosa vedere a Torino

In seguito agli interventi di rinnovamento conseguiti in circostanza delle olimpiadi invernali del 2006,Torino ha acquistato di nuovo tutto il suo originario splendore. Torino è la città del mistero, perché è denominata “la città del diavolo” ed accanto a Lione e Praga, forma il celebre triangolo del diavolo; però contemporaneamente conserva una delle reliquie più famose al mondo: la sacra sindone. Ma sono tante le meraviglie che Torino ci offre, ecco una breve e semplice guida:

La Mole Antonelliana      , simbolo senza      tempo della città di Torino, doveva essere la residenza del tempio      israelitico mentre fu iniziata nel 1863, su pianificazione di Alessandro      Antonelli. Con la presenza di un nuovo ascensore panoramico potrete avere      accesso alla guglia della Mole in ogni momento dell’anno ed essere      incantati da un panorama di Torino veramente straordinario. La sua peculiare      altezza, non è l’unica nota caratteristica della Mole Antonelliana, che conserva      il magnifico Museo Nazionale del Cinema, il quale vi farà vivere      nuovamente  tutta la storia del grande      schermo.
Piazza      Castello è fulcro      di Torino, dove da sempre si sviluppa la vita della metropoli; questa      bellissima piazza è attorniata da portici su ben tre lati e che sono stati      edificati tutti i periodi storici diversi.
Palazzo      Madama si trova al      centro di Piazza Castello ed è al momento la residenza del Museo di Arte      Antica. Da osservare la bellissima facciata del 700 che si affaccia su via      Garibaldi, ad iniziativa di Juvarra. Le collezioni del Museo di Arte      Antica,  si distribuiscono su      quattro piani e vi permetteranno di vivere un  vero e proprio itinerario nel tempo.      Nell’interrato si scorge il Lapidario Medievale, con gruppi scultorei in      pietra e oreficerie.  Nelle stanze      barocche al primo piano ci sono le opere migliori del 600 e del 700 che includono      la quadreria, i mobili di Prinotto e Piffetti e i pregiati abbellimenti      delle sale. Anche agli altri piani troverete opere di grande valore e      magnificenza.
Duomo      di San Giovanni e Cappella della Sacra Sindone. Il Duomo è risalente al 1500 ed è      l’unico edificio rinascimentale della capitale piemontese. Fu costruito      tra il 1491 e il 1498 per desiderio  del cardinale Domenico della Rovere. Fu costruito      in seguito alla demolizione di tre chiese del medioevo intitolate a San      Giovanni Battista, Al Salvatore e a Santa Maria. Anche se nei secoli è      stato ristrutturato più volte, non ha mai perso la sua impostazione      originale. Nel 1600 la struttura fu riorganizzata per unire la Cappella della Sacra      Sindone, ad opera di Guarino Guarini. La cappella ha dato accoglienza per      molto tempo alla celebre reliquia che pare fosse il telo che avvolse il      corpo di Cristo dopo la crocefissione.

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Visitare i Mercatini di Natale a Forlì

Già a partire dal mese di Novembre, Forlì, inizia a prepararsi per il Natale immergendosi in una magica atmosfera completamente caratterizzata da addobbi, luci colorate e prodotti artigianali che troneggiano sulle bancarelle del mercatino natalizio. Per l’occasione vengono allestiti espositori provenienti da tutta l’Italia e anche dall’estero, creando un colorato e ricchissimo mercatino per il Natale, composto da vari stand che offrono creazioni prodotte a mano da maestri artigiani che espongono pezzi unici ed introvabili.

Infatti vengono esposti anche presepi e addobbi di ogni forma, misura e colore. Per i più golosi sarà interessante avvicinarsi agli stand per le degustazioni dei prodotti tipici enogastronomici. I turisti saranno circondati da abeti di ogni misura, luci colorate e candele di ogni tipo. Gli addobbi di lavorazione artigianale sono in legno, vetro soffiato, porcellana e materiale vario, ci saranno anche quelli di ultima tendenza, creati con materiali nuovi e secondo la moda del momento. Caratteristico e particolare è l’albero in colori inconsueti come il nero ed il viola, o gli ornamenti in rame, in filo di ferro o in vetro o cristallo. E poi è possibile ancora acquistare  luci, ceri di svariate forme, specchi, carillon, case di bambole in miniatura, giocattoli di ogni genere e tendaggi, accessori per l’arredamento, biancheria per la casa e per ornare la vostra tavola per il cenone di Natale.

Le fiere di Natale si offrono, infatti, come una esposizione esclusiva per scoprire le più convenienti idee per allestire in assoluto stile natalizio la propria casa, oltre ad importanti suggerimenti per regali originali e di valore. Uno spazio specifico sarà indirizzato ai presepi, sia fissi che in movimento, dove si scoprirà in mostra tutto l’occorrente per dare origine a originali riproduzioni della Natività, con sculture in gesso, in legno, plastica e altri materiali e con produzioni artigianali di qualità, per riscoprire un folclore che negli ultimi anni ha sollevato un’altra volta un abbondante numero di interessati.

Non mancano il parcheggio gratuito, i punti di ristoro e spazi specifici per i bambini che potranno divertirsi attendendo con ansia il Natale nella splendida città di Forlì che offre anch’essa dei particolari ed entusiasmanti mercatini natalizi.

 

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Visitare la Reggia di Caserta

La Reggia di Caserta è una meta turistica da non perdere per coloro che decidono di vivere qualche giorno di vacanza sul territorio campano; infatti essa è molto semplice da raggiungere sia da Napoli che da qualsiasi altro Capoluogo della Campania. E’ collocata alle pendici delle alture casertane, nella fruttifera Terra di Lavoro, sede, dopo quella situata a Napoli, della famiglia reale borbonica, consta in un grande fabbricato rettangolare, frazionato all’interno in quattro enormi  cortili. Con i suoi insiemi scultorei, le sue grandi coreografie di fontane e discese d’acqua, oltre al prato inglese che si trova nella zona più alta, il parco della Reggia è l’ultimo immenso modello di parco di progettazione barocca.

Edificata per desiderio di Carlo III di Borbone,  la direzione e la organizzazione fu assegnata all’architetto Luigi Vanvitelli. Quest’ultimo riuscì a ideare una compagine polifunzionale, La Reggia di Caserta, fu difatti adoperata per differenti scopi, come casa estiva, per programmare feste e battute di caccia. Si nota immediatamente quanto la Reggia di Caserta sia molto simile alla Reggia di Versailles, questo perché Vanvitelli si ispirò alla Reggia francese per creare una dimora regale come il re gli aveva richiesto.

E’ possibile visitare sia le regali stanze interne della Reggia, che sono per lo più in stile barocco, ricche di sfarzo e bellissimi pezzi di arredamento seicentesco, sia l’immenso e spettacolare giardino. Quest’ultimo è decorato da statue che troneggiano sulle fontane  e che abbelliscono questo lungo corso d’acqua lungo km. Le statue richiamano i miti  e gli dei greci e sono veramente realistiche tanto da lasciare i visitatori a bocca aperta. Una volta arrivati alla parte più alta del giardino è possibile altresì visitare il fantastico giardino inglese che presenta piante stupende e molo curate; passeggiando vi troverete improvvisamente in luoghi incantati, come la zona del bagno di Venere o sbucherete, attraversando una piccola grotta, dinnanzi ad una fantastica cascata che vi lascerà a dir poco incantati.

La Reggia di Caserta è visitabile tutti i giorni e molto spesso, sui prati immediatamente davanti alla Reggia stessa, è possibile organizzare anche simpatici pic nic con la famiglia. Per le persone che non riescono a percorrere a piedi l’intero giardino, ci sono delle caratteristiche carrozze trainate da splendidi cavalli che vi scorteranno fino alla parte più alta dei giardini regali.

 

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mercoledì 21 novembre 2012

Cosa vedere ad Alberobello


Poco lontana da Bari e dal mare, Alberobello è una cittadina senza eguali al mondo grazie alle caratteristiche costruzioni con i tetti a forma di cono, i famosissimi trulli, che hanno fatto sì che essa venisse dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1996. Oggi i trulli sono un’attrattiva turistica unica ma in pochi conoscono le loro origini: nella seconda metà del ‘500 un editto borbonico imponeva un tributo su ogni nuovo insediamento urbano e i conti di Conversano, al tempo proprietari del feudo, permisero ai contadini che abitavano l’area di edificare delle costruzioni a secco, senza l’uso di malta, che potessero essere facilmente abbattute in caso di ispezione regia. Ne nacque il trullo con la sua tipica struttura circolare ottenuta sovrapponendo scaglie di pietra calcarea, ideale per sostenere il peso del solido tetto a forma di cupola. Scopriamo allora questa affascinante cittadina, vedendo quali sono le cose assolutamente da vedere.

Alberobello è divisa in due zone, il rione Aia Piccola e il rione Monti, entrambi molto pittoreschi grazie alle vie, i vicoletti, le scalinate lastricate che li attraversano e sui quali impera il bianco della calce che copre le pareti dei trulli ed il grigio dei loro tetti adorni di simbolismi e figure geometriche. Nel rione Aia Piccola tra gli oltre 400 trulli presenti, sorge “Casa Pezzolla” un complesso di trulli contigui e comunicanti tra loro, alcuni dei quali risalgono al XVI secolo. All’interno di casa Pezzolla si trova oggi il Museo del Territorio, ove grazie ai numerosi reperti è possibile immergersi nella storia, nelle tradizioni e nel folklore della civiltà contadina artefice di questo capolavoro di architettura ed urbanistica. Nella stessa zona si trova anche “Casa d’Amore” che è il primo edificio costruito con la malta a seguito del riconoscimento di Alberobello come Città Regia nel 1789.

Nel rione Monti sono invece presenti oltre 1000 trulli e tra questi bisogna di certo vedere il Trullo Siamese, costruzione unica poiché composta da due trulli i cui tetti si uniscono alla sommità dando vita ad un’unica struttura, che è inoltre una delle più antiche della cittadina. Molto interessante è anche la Chiesa Trullo di Sant’Antonio, costruita nel 1927 nel punto più alto del rione Monti e che presenta una cupola alta oltre 20 metri. In piazza Sacramento, nel pieno centro di Alberobello, si trova invece il Trullo Sovrano, che deve il suo nome al fatto che esso è l’unica costruzione a due piani dell’intera città, altra grande testimonianza della maestria e delle abilità edilizie ed architettoniche dei trullari. Da vedere, infine, è anche la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, edificio costruito in stile neoclassico nel Bosco Selva di Alberobello, antico bosco di querce che si può oggi percorrere seguendo magnifici itinerari naturalistici. Il mare è a quattro passi, la cucina buonissima: ci sono tutte le ragioni per visitare Alberobello!

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Cilento: cosa vedere nel Cilento


Il Cilento è terra del mito e ricca di storia, conserva ancora tradizioni secolari e quindi è una terra dalla cultura profonda e radicata nel tempo. A testimoniare l’influenza delle epoche diverse che hanno caratterizzato il Cilento ci sono diversi contenuti artistici. Oltre a ciò il Cilento vanta anche la presenza di paesaggi naturalistici spettacolari valorizzati anche dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il clima è molto mite e quindi invoglia i turisti a raggiungere questa fantastica zona della Campania. E’ una terra esclusiva in cui si intervallano e accostano paesaggi disparati, colline rivestite di verdi ulivi, lunghe spiagge arenose affacciate sul Tirreno, imprevisti boschi di castagno che si inerpicano su picchi e forti rocce, estensioni pianeggianti piene di colture e corsi d’acqua abbastanza compatti che si spostano e tracciano i territori affascinanti del Cilento.

La lampante prosperità ambientale e paesaggistica del Cilento deve tanto alla doppia origine geologica delle rocce che istituiscono il territorio cilentano, quella del ”Flysch del Cilento” e quella delle “rocce calcaree”. Tali rocce si rinvengono come componenti dei complessi di montagna del Cilento interno, quali l’Alburno ed il Cervati, e di quelli posti a sud, come il Monte Bulgheria e il Monte Cocuzzo. Il “Flysch del Cilento” bensì ha la sua maggiore esistenza lungo la conca idrogeografica del Fiume Alento e in correlazione ai cardinali monti del Cilento dell’ovest oltre che nei tratti di litorale roccioso tra Pollica ed Acciaroli dove, grazie alla sua presenza, la macchia mediterranea risulta maggiore. Il termine “Flysch”  determina la presenza di una composizione sedimentaria tipica nel territorio cilentano nata dopo l’abbattimento dei rilievi affiorati alla fine del Miocene e in altri cicli Quaternari.

La compagine visibile, contraddistinta da appariscenti pliche,  indica che il succedersi di diverse risedimetazioni, frane sottomarine, che facevano strada al cambiamento delle peculiarità ambientali o fisico-chimiche nel tempo. A testimonianza della enorme ricchezza geologica del Cilento ci sono numerose grotte, insenature e gallerie presenti all’interno del Parco del Cilento e che sono ancora da esplorare. Tra queste ci sono quelle di Palinuro, quelle di Pertosa e Castelcivita. Una vacanza in questa terra è ottimale per rilassarsi e godere delle bellezze della natura.

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Cosa vedere a Venezia


Venezia non è unicamente una città bramata dagli innamorati per una vacanza romantica o come tappa per il viaggio di nozze, infatti questa fantastica città veneta è ormai meta di vacanze per turisti provenienti da ogni parte del mondo e soprattutto per ogni tipologia di turisti. Piazza San Marco, simbolo della città, è il luogo in cui sorge la stupenda Basilica e il suo pavimento è completamente nascosto dalla costante presenza di milioni di piccioni che sperano nel lancio di molliche da parte dei turisti. Questa piazza che un tempo era luogo di fiere, combattimenti di cavalieri, cortei, attualmente è attorniata da bar tanto chic, dove ci si può fermare per un aperitivo con gi amici.

Palazzo Venezia è il custode della storia dei veneziani poiché è stato il protagonista di diversi eventi fondamentali per la città di Venezia. Il Palazzo Ducale ha sopportato numerose variazione, imposte dalla lunga sequenza di paurosi incendi che ne hanno indicato rilevanti mutamenti. Il Canal Grande oltrepassa Venezia per ben 4 km separando in due porzioni il centro storico della città che è molto più antico della città stessa. Il canale raggiunge anche i cinque metri di profondità in alcuni punti e anche la sua ampiezza varia a seconda della zona e il massimo della larghezza raggiunge i 70 metri.

E’ anche possibile partecipare al tour sul Canal Grande vivendo così un’esperienza diversa; il tour inizia dalla stazione ferroviaria  di Santa Lucia e termina a Piazza San Marco, il tutto avvolto da uno scenario fantastico. I palazzi rivolti sul Canale attirano l’attenzione dei turisti con addobbi e ornamenti d’ogni genere che non fanno altro che aumentare la loro bellezza e particolarità. Immancabile è il caratteristico giro in gondola, imbarcazione caratteristica e simbolica della città, che vi permetterà di percorrere l’intero Canale e vivere momenti romantici con il proprio partner o divertenti insieme ai vostri più cari amici. La vostra vacanza a Venezia sarà indimenticabile e sarà sicuramente immortalata da milioni di fotografie che vi permetteranno di rivedere le bellezze, la storia e i colori di questa fantastica città italiana che vanta anche uno dei primati per i più colorati e bellissimi Carnevali.
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venerdì 9 novembre 2012

Vacanze a Capri

Una delle mete turistiche più rinomate e desiderate dal turismo nazionale e  internazionale è l’isola di Capri, definita la perla del golfo di Napoli. Qui la  flora è rigogliosa, i colori eccezionali del mare, le grotte stupende, l’hanno fatta divenire illustre nel mondo. Capri ha affascinato nei secoli autori, artisti, compositori e tanti sono stati  i registi che l’hanno preferita come scenario per i loro film. Tragara, è una strada, affascinante e panoramica che guida all’omonimo Belvedere ed ai subordinati Faraglioni, una delle maggiori attrattive e simbolo di Capri. Ogni turista, giunto sull’isola, percorre questa strada per poter poi scattare una foto ricordo che abbia come sfondo gli incantevoli faraglioni di Capri.
Rigogliosa, sorprendente e  dal clima mite, l’isola caprese è una meta perfetta per una vacanza in pieno relax e che permetta di godere delle bellezze del mar Tirreno e di piccole spiagge accoglienti e deliziose, alcune di esse formate da ciottoli e ghiaia. Le sere d’estate a Capri sono indimenticabili, potrete vivere serate incantevoli e tra persone molto chic che si incontrano nella pizzetta principale dell’isola.
Di origine calcarea, Capri è l’isola relativa al Mar Mediterraneo che ha avuto il controllo nel tempo nel transitare  studiosi, artisti e saggisti, tutti rapiti dalla sua incantevole bellezza.
Un mix di storia, natura, mondanità, cultura, eventi, che qui si incrociano tutti i giorni e che hanno stabilito vita al Mito di Capri, un mito senza eguali nel mondo. Una fantastica idea sarebbe quella di organizzare uno splendido weekend d’amore , qui nell’isola campana, dove poter godere insieme delle meraviglie naturali dell’isola, potrete alloggiare nei tanti fantastici alberghi dell’isola, ricchi di confort  e anche di un po’ di lusso, dove finalmente avrete la possibilità di staccare la spina  e dare spazio al divertimento che sarà l’elemento fondamentale di questa fantastica vacanza. Potrete poi passeggiare per le caratteristiche stradine dell’isola piene di botteghe caratteristiche che vendono oggetti particolari e caratteristici, potrete assaggiare il famoso limoncello e l’ottima e fresca granita che  vi darà ristoro durante le brevi pause del vostro sfavillante tour caprese. Oltre ai faraglioni, la visita obbligatoria deve essere quella all’incantevole grotta azzurra che vi lascerà davvero senza fiato.

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Le terme di Chianciano

relax alle terme di chiancianoNel cuore della Toscana, tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana, si trova il Montepulciano e tra le sue incantevoli colline sorge Chianciano Terme. Le differenti acque termali delle Terme di Chianciano offrono i loro servizi benefici sull’organismo grazie a diverse modalità di accettazione e utilizzazione; l’Acqua Santa e l’Acqua Fucoli si assumono immediatamente fluite dalle fonti nei giardini centenari sotto forma di piacevole bibita per il vigore del fegato e dell’apparato gastrointestinale, l’Acqua Sillene è la base dei fanghi, dei bagni termali e della cosmetica.

L’Acqua Santa è un’acqua termale e minerale, catalogata come bicarbonato-solfato calcica. Il metodo di cura idropinico è disintossicante, deossidante e depurativo, sprona il metabolismo ed è adeguato per aiutare la rimozione delle conseguenze delle cure farmacologiche prolungate, come, a dimostrazione di ciò, l’assimilazione di contraccettivi orali. Questa acqua deve essere bevuta al mattino a stomaco vuoto ed  è consigliabile assumerla per almeno 12 giorni consecutivi in modo da effettuare un ciclo di cure completo.
L’Acqua Fucoli, invece, ha una condizione termica alla sorgente di 16,5° ed è perciò un’acqua minerale ghiacciata e si classifica come acqua bicarbonato- solfato- calcica. Tale acqua si beve nel pomeriggio, in seguito alla digestione e favorisce una maggiore produzione di bile e ne aiuta il deflusso.
L’ acqua Sillene che sgorga dall’omonimo  Stabilimento, che erge sulla montagnola dove gli Etruschi festeggiavano i loro riti. Qui, appunto, fluisce a 38,5% l’Acqua Sillene che è adoperata nella balneoterapia carbogassosa e nella organizzazione del fango termale. L’Acqua Sillene è contraddistinta da un notevole contenuto di anidride carbonica libera ed è adoperata per la balneoterapia a perfezionamento della cura idropinica e come sostegno per le fangature della zona epatica.

La fangoterapia tiene in funzione un’adeguata azione curativa nei reumatismi extra articolari, nell’osteoporosi, nell’artrosi, osteoartrosi, poliartrosi, risultati di reumatismo articolare acuto, lomboartrosi e spondiloartrosi. Le terme di Chianciano sono quindi un’oasi di benessere per la cura di patologie più o meno gravi. Con le cure giuste e costanti, grazie a rimedi completamente naturali, è possibile ritornare in perfetta forma, liberi da tossine e rigenerati dalle proprietà benefiche di queste acque termali eccezionali.

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Napoli: cosa vedere a Napoli

cosa vedere a napoliNapoli, capoluogo campano, è una città ricca di storia e cultura oltre a vantare grandi bellezze naturali. E’ una città basata sui contrasti e molto spesso le cose negative fanno si che quelle positive vengano messe da parte. Nonostante questo Napoli continua ad essere meta turistica per gran parte dell’anno. Specialmente nei mesi caldi, quindi dalla primavera all’estate, il centro storico napoletano vede  le sue piccole strade riempirsi di visitatori che provengono da ogni parte del mondo. Napoli è da visitare veramente tutta, infatti non bastano pochi giorni se si vogliono conoscere le maggiori bellezze della città partenopea.

Si può iniziare da Spaccanapoli, la lunga strada che inizia dai Quartieri spagnoli ed arriva a Forcella tagliando precisamente la città, già solo percorrendo questa strada ci si può imbattere in infinite bellezze che sono simbolo della città stessa. Ad esempio a piazza del Gesù si può visitare l’incantevole chiesa del Gesù Nuovo mentre poco più avanti troverete il Monastero di Santa Chiara con il suo fantastico chiostro di maioliche. Proseguendo, facendo qualche piccola tappa tra le varie pizzerie che emanano profumi squisiti da far venire l’acquolina in bocca, potrete arrivare a piazza San Domenico maggiore con il suo obelisco al centro e la bellissima chiesa. A questo punto potrete decidere se continuare dritto e arrivare a San Gregorio Armeno, zona ricca di presepi artigianali che sono la colonna portante dell’arte napoletana, oppure svoltare a sinistra per raggiungere la cappella di San Severo dove troverete il commovente Cristo velato scolpito dal talentuoso Giuseppe Sanmartino. All’interno della cappella sono presenti altre opere scultoree dell’artista ed inoltre alcuni resti degli esperimenti effettuati dall’alchimista, principe di San Severo.

Proseguendo per San Gregorio Armeno arriverete a via Duomo e qui potrete visitare il fantastico Duomo di Napoli e osservare da vicino lo splendido tesoro di San Gennaro che comprende un’infinità di oggetti preziosi che il vescovo di Napoli ebbe in dono mentre era in vita. Queste sono solo alcune delle meraviglie napoletane; infatti non possiamo dimenticare i castelli come il Maschio Angioino e il Castel dell’Ovo che vantano una storia memorabile. Una passeggiata per il lungomare di via Caracciolo è d’obbligo come anche una visita al Palazzo reale che si trova in Piazza del Plebiscito.

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Hotel Residence Montana: divertimento e benessere nei pressi di Trento

A Ovest di Trento si innalza il Monte Bondone, un vero e proprio gruppo montuoso noto agli amanti del trekking e dell’alpinismo. Qui, a 1650 metri di altezza, troverete l’Hotel Residence Montana.

Si tratta di un complesso alberghiero a conduzione familiare, distante solo 20 Km da Trento. L’Hotel Residence Montana ha subito, nel 2009, un’opera di ristrutturazione in seguito alla quale oggi i clienti possono godere di un ampio e professionale centro benessere con piscina e vista sulle Dolomiti. L’hotel dispone inoltre di solarium, beauty center, area wellness e possibilità di percorsi sensoriali.

L’Hotel Montana offre la disponibilità di Family Suite, Camere Classic e Appartamenti. Le Family Suite sono 17 e disposte su due livelli. Ognuna ha camera doppia e camera matrimoniale, frigo bar, wi-fi, cassetta di sicurezza e riscaldamento autonomo. Ogni suite si estende su più di 35 mq ed è costruita seguendo la filosofia ecologica della bioedilizia. Le camere classic, ugualmente confortevoli, offrono gli stessi servizi ma con una diversificazioni in camere singole, a due, tre o quattro posti. Sono inoltre disponibili dei bilocali con più camere. Infine il Residence Montana dispone di veri e propri appartamenti in varia grandezza con zona cucina.

L’Hotel Residence Montana è il luogo ideale per una vacanza con i vostri bambini. Nell’Hotel troverete infatti un miniclub, possibilità di laboratori creativi, una piscina per i più piccoli e, per il momento dei pasti, degli speciali menu ideati apposiitamente per i bambini. L’Hotel possiede inoltre una pista di pattinaggio, un parco giochi, una pista per slittini, junior bar, scuola di sci e offre un particolare percorso, il Giardino incantato, dove i bambini potranno improvvisarsi audaci esploratori sotto la supervisione di una guida alpina.

Per gli adulti l’Hotel Montana mette a disposizione un servizio di animazione che vi accompagnerà divertendovi con serate a tema. Sarà compito dello staff occuparsi anche degli ospiti più intraprendenti che vorranno mettersi alla prova cimentandosi nello sci di fondo e nel nordic walking.

Ma il vero fiore all’occhiello dell’hotel Montana è la cucina, dove potrete assaggiare prodotti tipici del trentino con disponibilità di menu vegetariani e senza glutine. Insomma, qualità, divertimento e benessere non mancheranno. E se tutto questo non vi dovesse bastare l’Hotel Montana è a poco distante da Trento, una città d’arte, storia e cultura che non potrà mancare nel vostro personale diario di viaggio.

autore: turismorelax.eu

lunedì 5 novembre 2012

Da una piazza ad un’altra scopriamo Siena

Al centro della Toscana è situata un’incantevole ed affascinante città medioevale Siena, ricca di infiniti monumenti, chiese, piazze e stradine tipiche: Piazza del Campo, il Palazzo Pubblico, la Torre del Mangia, il Duomo, il Battistero e tutto il resto. Ma forse più di tutto rimane impresso il colore delle facciate dei palazzi e dei tetti che rende il paesaggio cittadino coerente, armonioso e bello da guardare. Cerchiamo di tracciare il profilo di un mini viaggio all’interno di questa splendida città, partiamo dal punto più caratteristico Piazza del Campo che è considerata una delle più belle piazze del mondo. Ha una forma di conchiglia a 9 spicchi, dal 1300 è il centro della vita di Siena ed ha svolto la funzione di mercato e luogo di raccolta dei senesi durante momenti politici importanti, feste e giostre. Due volte l’anno questa piazza ospita il rinomato e famoso Palio. La sua caratteristica è data anche dalla leggera pendenza che rende ancora più imponente la sagoma del Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia, mentre tutta la piazza è accerchiata dalle belle e imponenti facciate dei palazzi nobiliari.

A soli 88 m di altezza spunta la Torre del Mangia, da cui c’è la vista più bella in assoluto. Si vede tutta Siena: da Piazza del Campo, al Duomo fino ad arrivare alle colline circostanti. La torre prende il nome da Giovanni di Duccio, primo custode che si godeva la vita spendendo tutti i suoi guadagni mangiando nelle osterie di Siena.

Subito dopo abbiamo il Duomo con la facciata in bianco e nero, e il suo interno così ricco, il pavimento è pieno di simboli esoterici e storie religiose, ci sono tutte le Sibille della tradizione, ma anche la Strage degli Innocenti, il Re David ed Ermete Trismegisto, la vita di Mosè e il Sacrificio di Iefte.

Proprio alle spalle del Duomo di Siena, dal 1325 c’è il Battistero che contende alla cattedrale il ruolo di luogo religioso più importante della città. Per molti secoli sotto la volta ogivale del Battistero sono stati battezzati tutti i senesi, illustri e non. Sulle tre navate richiamano e incantano gli occhi affreschi noti ed importanti.

Proseguiamo la visita presso il Palazzo Pubblico di Siena, luogo per eccellenza del potere politico. Infatti, dal Governo dei Nove fino ad oggi, tutti i governanti di Siena hanno risieduto qui. Questo è considerato uno dei più bei palazzi civili d’Italia, da sempre ammirato per la maestosità e l’armonia. Nel Palazzo c’è il Museo Civico di Siena, con i famosi affreschi di Ambrogio Lorenzetti che rappresentano l’Allegoria del Buono e Cattivo Governo.

Quando si va a Siena non si può non assaggiare la sua cucina tipica e popolare, si può mangiare la carne di cinghiale, di lepre, sono note le pappardelle e la carne alla brace. Molto rinomati sono i grandi vini di Siena e della provincia: il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Montepulciano e la Vernaccia di San Gimignano. Non si può non concludere il pasto con il dolce e vai con la scelta: cantucci, ricciarelli, panforte e cavallucci, accompagnati dal classico Vin Santo.

Fonte: http://turismoitaly.it/2012/11/05/da-una-piazza-ad-unaltra-scopriamo-siena/